Tutti noi almeno una volta nella nostra vita ci siamo posti degli interrogativi, interrogativi sulla nostra esistenza.
Chi non si e' mai chiesto cosa siamo, cosa eravamo prima di nascere e cosa sara' di noi dopo la nostra morte? Se vogliamo far luce sulla realta' della nostra esistenza, dimentichiamo tutto quello che dicono le religioni circa l'anima; il libero arbitrio; tutte cose inesistenti, cose tutt'altro che realistiche perche' siamo decisamente fuori strada. Il nostro percorso alla ricerca della realta' della nostra esistenza quindi, si basera' esclusivamente su elementi logico-scientifici. Noi esseri umani non siamo altro che natura, animali, per niente diversi da un cane, da una scimmia, da un topo, composti delle stesse sostanze, degli stessi elementi fisici e come tali abbiamo dei limiti e ne siamo condizionati, soggetti alle condizioni delle leggi della fisica; siamo un assemblamento di un insieme di sostanze ed elementi comunemente presenti in natura, per cui abbiamo un peso, un corpo che ubbidisce alla legge di gravita'; un corso vitale che segue le leggi dell'elettrodinamica e insomma niente altro oltre che le leggi della fisica. Naturalmente anche il nostro cervello, la nostra mente compreso l'intera nostra Vita Psichica non sfugge a questa condizione.
Credo che ogni evento sia assolutamente deterministico esattamente secondo
la concezione della realta' dello scienziato
francese Pierre-Simon de Laplace (1749-1827).
Egli, infatti, considerava i fenomeni del mondo
naturale come legati tra loro da precisi
rapporti di causa-effetto. Da questa concezione
scaturiva il carattere di assoluta
prevedibilita' di ogni teoria scientifica, la
quale doveva enunciare leggi corrispondenti a un
comportamento ineluttabile degli oggetti fisici.
Escluso quindi qualsiasi forma di casualita'
negli eventi, il determinismo individua una
spiegazione di tipo fisico per tutti i fenomeni,
riconducendo il tutto alla catena delle
relazioni causa-effetto. La principale
conseguenza e' che date delle condizioni
iniziali tutto quel che accadra' nel futuro e'
determinato dalle leggi fisiche dell'Universo.
Cio non vuol dire che esista la possibilita' di
calcolare, quindi prevedere tutti gli eventi,
gia' e' quasi impossibile prevedere una gittata
di dadi: per poterlo fare si dovrebbe conoscere
con precisione lo stato di tutte le cose e
particelle che possano recare influenza istante
per istante e tutte le leggi che lo governano.
Inoltre, ammettendo anche che cio sia possibile,
l'osservatore che misura questi stati con lo
stesso atto della misurazione influenzerebbe la
misura, in quanto esso stesso e' parte del
sistema. Quindi non vi e', in linea di
principio, alcun modo per stabilire in modo
inequivocabile il determinismo o il probabilismo
dei fenomeni fisici. Noi in qualita' di esseri
viventi composti da un assemblamento di elementi
naturali, di certo non possiamo sfuggire da
questa condizione, quindi e' logico dedurre che
la nostra vita, il nostro corpo e persino il
nostro pensiero sia assolutamente
deterministico, compreso le nostre decisioni
nella vita giorno per giorno e il fatto di
credere di avere una mente libera di decidere e'
pura illusione psichica. Crediamo di essere
padroni del nostro pensiero e delle nostre
decisioni, ma cio, come detto sopra e' solo una
nostra illusione psichica perche' in realta' chi
decide, pensa e prende decisioni e' una
risultante di tutte le combinazioni fisiche di
cui e' composto il nostro cervello, che
ubbidisce in modo rigoroso alle leggi della
fisica a cui non puo' sfuggire. Il tutto ha un
unico destino, con una direzione unica e
obbligata (determinata) compreso il nostro
pensiero. Alcuni filosofi e scienziati, in
primis la quasi totalita' delle dottrine
religiose credono nel "libero arbitrio" di ogni
essere umano, e cioe' credono che siamo noi i
padroni delle nostre decisioni. Gli uomini di
scienze che credono a questo tirando in ballo
addirittura il "principio di indeterminazione"
su cui si basa la teoria della "meccanica
quantistica", e pensano che questa teoria possa
c'entrare con il "libero arbitrio"; nulla di
piu' ridicolo per due precise ragioni: - in
tutti i casi, la meccanica quantistica ha
valenza quasi nulla sul mondo macroscopico - la
teoria della meccanica quantistica e il
comportamento dei quanti si basa sul fatto che
per osservare e determinare una particella, il
solo fatto di poter osservarla ne condiziona il
comportamento rendendo impossibile una
misurazione esatta e quindi una forma di teoria
"probabilistica" che non esclude una base
"deterministica", anzi. Credo che a questo punto
la Teoria dei quanti, essendo difficoltosa per
il motivo sopra citato, si realizza in una sorta
di calcolo probabilistico per l'impossibilita'
di eseguire precise misurazioni e osservazioni.
Possiamo paragonarla al calcolo di un numero che
dovra' uscire in una gittata di due dadi:
essendo impossibile calcolare in modo
deterministico tenendo conto delle forze, la
velocita', la posizione iniziale della mano,
delle dita in una gittata di dadi, allora si
ricorre ad un calcolo di probabilita' dei numeri
che usciranno piu' spesso. Ovviamente il fatto
che la meccanica quantistica funzioni, non vuol
dire che il tutto non è deterministico.
Per questo potremo dedurre che il mondo, l'Universo intero e' assolutamente deterministico, ogni cosa che succede e' gia predeterminata ed
è inevitabile che accadesse, il caso non esiste, e' esclusa ogni forma di casualita' degli eventi e l'illusione di una certa casualita' e' solo perche', un ipotetica ricerca della ragione di quello che accade; un eventuale calcolo o previsione, e' qualcosa di talmente complesso che sfugge alla nostra concezione. Quindi potremmo definire un principio, secondo il quale, ogni evento ha una direzione unica ed obbligata, questo per tutto,
compreso anche il nostro pensiero e le nostre
decisioni, e noi certo non possiamo sfuggire a questo principio, ne siamo totalmente condizionati e la percezione di un "Libero Arbitrio" non e' altro che una nostra illusione psichica.