Il tempo nella realtà non esiste, o se vogliamo: il tempo è un medesimo istante dove scorrono gli eventi

La percezione psichica del tempo

Nella realtà il tempo non esiste, il tempo non è una pellicola di un film dove in fondo si possano trovare dei fotogrammi del nostro passato ma piuttosto è una nostra esigenza psichica evolutasi per mettere ordine le cose nella nostra mente, ricordi, cose ed eventi e quest'esigenza psichica spesso ci porta a credere, anche in argomenti scientifici, che il tempo sia di una consistenza reale. I nostri antenati, come tutte le cose passate, quindi, non si trovano archiviate da qualche parte (se non, nella nostra mente), ma si trovano tra di noi sotto altre forme. Per rendere l'idea: il nonno a cui hai portato un fiore al cimitero, non si trova più nella sua tomba ma ha preso altre forme e magari parte di esso è quello scoiattolino che ti scruta da un ramo di una quercia sopra la tua testa ed egli vive ancora la sua vita biologica ma inglobato da altri DNA. Tutte le forme di vita passate come tutte le cose esistono e sono esistite sempre nello "stesso medesimo istante" ma hanno cambiato disposizione e cambieranno ancora all'infinito nel corso di un eterno presente.

La nostra percezione che abbiamo del tempo è il frutto dell'evoluzione del nostro cervello e della relativa esigenza di mettere un ordine cronologico ai ricordi che abbiamo degli eventi che abbiamo vissuto, ma credere che esso sia reale è solo una nostra illusione psichica.

Il tempo nella Fisica

Come nella nostra percezione psichica del tempo che esige un certo ordine mentale, così anche per esigenza di calcoli matematici il tempo ha bisogno di avere una dimensione; "dimensione" disegnata come una coordinata indispensabile al fine dei calcoli, in caso contrario non sarebbe possibile calcolare nulla, ma l'errore consiste che alla fine quella "coordinata" del tempo la si finisce per percepire come qualcosa di reale, e la percezione errata della sua esistenza nel mondo della fisica, non è altro che un riflesso psichico del nostro ordine mentale.

Di conseguenza, anche il tempo della Teoria della Relatività di Einstein non esiste, e dimentichiamo anche i viaggi nel tempo, tutte assurdità; un nostro antenato defunto non si trova in qualche luogo remoto del tempo, ma sta sotto altre forme nel nostro stesso ambiente secondo il principio sopra enunciato che dice:"Il tempo nella realtà non esiste, o se vogliamo: il tempo è un medesimo istante dove scorrono gli eventi". Detto questo, allora perchè ci sono continuamente dei riscontri in riprova che il "tempo" nella fisica esiste e tutti i calcoli dati dalle formule portano a dei risultati verificabili? Io credo che questa sia uno dei più grossi abbagli degli ambienti scientifici che prosegue da almeno un secolo, perchè in realtà c'è uno sbaglio nei calcoli e nelle forme ma un errore di interpretazione e che i risultati siano piuttosto "ottici"...in che senso? Nel senso che i risultati dati dai calcoli vengono percepiti come reali, non trovo le parole come spiegare se non facendo degli esempi attraverso alcuni "esperimenti mentali":

- La teoria della relatività prevede che un viaggiatore nello spazio o comunque che vada ad una certa velocità rispetto ad un altro fermo a terra, il suo tempo rispetto a quello fermo rallenta, ma questo è solo un fatto "ottico" in base a calcoli su come "vedrebbe" un viaggiatore l'altro durante lo spostamento, perchè il viaggiatore (ma anche quello a terra) vede le radiazioni visive ad onde più lunghe e quindi con un tempo apparentemente rallentato; nei calcoli risulterebbe che l'orologio del viaggiatore porti indietro rispetto a quello fermo a terra, ma questo è solo un risultato "ottico" scaturito dai calcoli e scambiato per reale. Un esempio classico è l'esperimento mentale dei due gemelli, uno a terra e un altro in viaggio nello spazio, magari che è andato ad orbitare attorno ad un buco nero ed al ritorno troverebbe il fratello rimasto a terra più invecchiato rispetto a lui, ma questo è solo un risultato dato dai calcoli "ottico" se i fratelli gemelli si potessero osservare l'un l'altro con un super fantomatico telescopio, perchè in realtà se davvero si potessero così osservare,quello che succederebbe in realtà è che il gemello a terra potrebbe osservare il fratello indietro nel tempo rispetto a lui, ma che durante il ritorno potrebbe vedere il suo orologio accelerare fino una volta a terra, coincidere con il suo.